Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati

La vulnerabile confraternita dello Stofiss dei frati nasce nel 1999 da un gruppo di appassionati dello stoccafisso che vedevano ridursi sempre più in Trentino la tradizione del baccalà.
In Trentino, a partire dal concilio di Trento, in tutti i conventi trentini come a Mezzolombardo, Trento, Rovereto, Arco i frati rispettavano i giorni di digiuno con il baccalà. Alla mensa dei poveri i frati offrivano polenta e baccalà e alle cene annuali di ringraziamento ai medici un menu ricchissimo era preparato con varie ricette a base di stoccafisso. Come non conservare questo fantastico piatto comune anche nelle famiglie meno abbienti?

L’opera della confraternita e’ quindi stata per molti anni quella di approfondire la storia di questo piatto collegandolo alla sua funzione sociale ma anche cercando di capire il ruolo del Trentino nei commerci che vedevano lo stoccafisso come moneta di scambio in tutte le reti fluviali europee collegate all’Adige. Lo stoccafisso arrivava per secoli da Bergen a Venezia attraverso il Reno e l’Adige. In particolare, la dogana fluviale di Rovereto ha sempre avuto una importanza cruciale per proteggere le popolazioni dalla peste che avrebbe potuto diffondersi dal centro Europa a sud attraverso le merci che da lì provenivano.

I confratelli, in 25 anni di attività non hanno mai smesso di ricordare il ruolo centrale di Rovereto che tra Concilio di Trento e rapporti commerciali con Venezia ha sempre beneficiato dell’arricchimento culturale veneziano e mitteleuropea. I dieci anni trascorsi a Bergen in Norvegia dal Gran Visir della confraternita insieme alla capacità comunicativa del Priore hanno favorito i rapporti internazionali e hanno gradualmente gettato le solide fondamenta della International Stockfish Society che da sempre ha investito nella diffusione della cultura internazionale dello stoccafisso. La internarional Stockfish Society ha sede a Rovereto nel centro storico, lungo la via imperiale e dal 2012 ha cercato di attrarre personaggi importanti. Il primo impegno e’ stato quello di promuovere la stampa del libro ” I misteri del Ragno” di Otello Frabris che sosteneva tra le altre verità che in Trentino nel ‘500 tutte le donne sapevano battere lo stoccafisso.

Nella confraternita la ricerca della verità sul baccalà ha portato Fra’tino d Fra’ un bicer e l’altro a spillare dalle botti vini pregiati pur di approfondire temi delicati. Padre confessore per eccellenza si è rivelato Fra’dolcino che con le buone ha sempre portato a galla la verità come quella che Querini al ritorno da Venezia si è fermato a Rovereto per raggiungere la comunità veneziana allora insidiata per avere il controllo sulla seta. Ma Fra’lerighe ha trovato anche documenti importanti che sostengono questa tesi e Fra’ipei era riuscito a fotografare il ritratto del Querini nella chiesa di Brancolino prima di passare a miglior vita. Fra’to, facendo due calcoli ha sostenuto con forza che dall’Adige e’ passata una quantità di stoccafisso così grande che quello che arrivava ad Ancona per pagare le navi acquistate dai Norvegesi erano una bazzecola. Se Fra’ lenuvole fosse ancora in vita direbbe che Fra’nchising non poteva reggere il sistema del baratto come potente diffusore dello stoccafisso. Per farla breve, un patrimonio cosi ricco di storia legata al saper trattare lo stoccafisso non poteva che diventare immateriale.

Nasce pertanto la grande ispirazione alla candidatura Unesco che trova nel padre di Fra’martino, Terje Inderhaug, il referente più autorevole per fare da promotore. Terje, nei suoi soggiorni a Rovereto ha sempre sostenuto che il Trentino rappresenta la propaggine più a sud di una ricetta che trova le sue radici secolari nel modo di preparare lo stoccafisso alle Lofoten.

Come sostiene il confrOtello se vuoi vendere lo stoccafisso devi spiegare come poterlo mangiare e l’utilizzo della cenere per ammollare lo Stofiss c’è solo nella ricetta trentina.

Rimane da rispondere a una domanda. Come mai la confraternita e’ vulnerabile. Semplice, perché è aperta a tutti coloro che vogliono farne parte senza selezioni di sorta e ogni volta che entra un nuovo frate, come fra’taz, fra’ipei, fra’udolento gli equilibri si perdono e ci vogliono tanti piatti di Stofiss preparati ad arte da fra’ncobollo per recuperare la stabilità.

Molte le attività tutte con la caratteristica della narrazione culturale e dello storytelling intorno allo stoccafisso.

Gli Eventi nei Conventi rappresentano la più alta capacità della Vulberabile di portare in scena lo Stofiss dei Frati insieme a video, recite e rappresentazioni teatrali che arricchiscono i commensali.

L’ultima domenica di Ottobre a Folgaria la confraternita prepara polenta e baccalà alla fiera dell’Alpe Cimbra in cui tutte le eccellenze enogastronomiche dell’altipiano sono messe in mostra con convegni e dibattiti sul tema.

Alla festa di Santa Caterina a Rovereto più di 2000 persone possono mangiare lo Stofiss dei Frati nel convento di Santa Caterina. E’ qui che il baccalà conferma la tradizione popolare trentina.

A settembre 2024 per festeggiare il 25, al convento di Brancolino, Rovereto, i confratelli porteranno in scena ” Allora Stofiss”! Normanni, Pietro Querini e Concilio di Trento verranno raccontati in maniera chiara e inconfutabile.


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